Il fascino di una città decadente
Praga Magica

"Città piena di vicoli bui e di cortili misteriosi. Gli uomini agiscono di rado, trasognati e tristi. Una nostalgia slava è nelle loro voci e loro vivono dell'antica devozione dei loro intatti sentimenti"(R.M. Rilke).

Palazzi di Praga

Nonostante Pizzerie "Bella Napoli", matrioske col volto di calciatori europei e tristissime magliette kafkiane Praga conserva tutto il suo fascino misterioso, la sua patina decadente.
Un'atmosfera di attesa avvolge le strette strade in
Stare Mesto, la città vecchia: figure sfuggenti scivolano radenti i muri delle case, ombre lunghe e sottili paiono schivare il turista chiassoso, nascondendosi dietro linde facciate di palazzi scrostati al loro interno.
Il turismo di massa veste, anche qui, i panni dell'Invasore, che annienta l'individualità del luogo in nome della tanto tirannica quanto meschina legge dell'omologazione, ma di invasioni Praga ne sa qualcosa e, per ora, pare ben reagire al sassofono di Bill Clinton.
Fascino nascosto però, e per fortuna, quello di Praga.

Il Castello

La città apre i cancelli del Castello, tassa l'ingresso alle maggiori chiese, riallestisce in straordinari palazzi storici i capolavori della Galleria Nazionale....qui l'aria che si respira pare la stessa di altre capitali europee: bellezze senz'anima. L'anima di Praga è certamente anche qui, ma soprattutto altrove: chi fosse alla ricerca di fasti e stucchi resterà allora deluso, poichè l'oro di Praga è scuro e malinconico.
Il Castello vi guarda dall'alto, accovacciato sulla collina sopra il
Ponte Carlo e indiscutibilmente esercita una forte attrazione sul misero pellegrino stordito dall'imponenza della sua architettura.
A costo di essere tacciati di stacanovismo, il consiglio è di visitarlo praticamente all'alba o al tramonto: è vero, siete turisti anche voi, ma, mai come in questo caso, meglio soli che mal accompagnati! Attraversate senza fretta il
Ponte Carlo e la Vltava cullerà le vostre malinconie. Se invece il vostro temperamento esuberante e la frenesia del "non riuscirò mai a vedere tutto quello che c'è da vedere" vi tormenta, affrettate il passo verso Mala' Strana (Piccola Parte), col dubbio però di aver sbagliato città.

Ponte Carlo e Vltava


In questo quartiere numerose sono le vinarna (birrerie e enoteche), che però non aprono prima delle dieci! Dunque di corsa al Castello, sosta alla cattedrale di
San Vito per poi godersi un caffè nella coloratissima Nerudova, via d'accesso alla città alta.
Cosa vedere ancora a Praga? Naturalmente moltissimo, ma creare un itinerario a priori credo sia, per questa città, il modo per non gustarne il mistero.

Cattedrale di San Vito


Vagare per Praga senza una meta precisa è forse la chiave d'accesso al suo cuore; le sue piccole dimensioni e gli efficentissimi trasporti pubblici (tre linee metropolitane e numerosi tram) consentono di percorrerla facilmente in lungo e in largo; se proprio non riuscite a fare a meno di "indicazioni", leggete, o rileggete Kafka e, per chi proprio ha assoluto bisogno di sapere ciò che vede, consiglio la guida di
Claudio Canal, edita da Clup, bizzarra e divertente.

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